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Sernicola: “Mi alleno in garage, mi piace cucinare. Ora i 3 punti con la Cremo”

L’esterno si racconta e parla dei grigiorossi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport

Leonardo Sernicola, esterno della Cremonese, si racconta e parla dei grigiorossi sulle colonne de La Gazzetta dello Sport. Ecco le sue parole:

UNIVERSITA’. “Ho provato bene Scienze motorie ma poi ho deciso di dedicarmi totalmente a fare il calciatore”. 

GARAGE. “Mi piace allenarmi in garage. Niente auto, lo utilizzo per affinare la tecnica: muro, palleggi e dribbling. Non si smette mai di imparare”.

SERIE A. “E’ un mondo difficile. Nei momenti duri ti deve scattare quel qualcosa. Io mi dico sempre: “anche quando sembra assurdo io arriverò in alto” ed eccomi qui”.

GAVETTA. “Partire dal basso è servito molto, lo auguro a tutti i giovani. Se non fossi andato a Matera, non sarei qui in Serie A. Avevo 19 anni mentre a 14 ero a Terni. Il tutto dopo aver provato senza successo con Roma e Lazio. Con mia mamma che lavorava come chef in ogni miglior ristorante in cucina ero a posto. Poi da solo in Basilicata piangevo nel letto. Avevo Auteri come allenatore, è stato lui a mettermi esterno da difensore centrale. Matera è un bel pezzo del mio cuore”. 

SASSUOLO. “Mi notò Giovanni Rossi e mi prese al Sassuolo. Grande scuola con De Zerbi, allenatore fenomenale. Ho imparato tanto e anche dai campioni. La gavetta, l’esordio in A mi sono serviti tanto. Ora sono duttile”. 

AMICI. “Nel calcio te ne fai uno o due per esperienza. Il mio più caro amico è D’Orsi conosciuto a Terni e ora è al Ravenna. Poi Strefezza (ex Cremo conosciuto alla Spal), Brignola e ora Zanimacchia con cui sono andato anche in vacanza in Sardegna. La cosa fondamentale è avere una famiglia che ti sostiene in un mondo fatto di tanta competizione. Io ce l’ho e sono fortunato”. 

CREMONESE. “Mi trovo molto bene a Cremona. La Serie A è tosta, la concentrazione deve essere sempre massima. Ho giocato contro Kvaratskhelia del Napoli, gli devi stare attaccato. Noi siamo saliti lo scorso anno perché eravamo un gruppo unito e completo. Quello di quest’anno è nuovo e si sta creando piano piano. Non abbiamo ancora vinto ma siamo ad un passo da conquistare la vittoria. Dobbiamo volerla tutti. A volte è utile anche un punto ma non basta”. 

ALVINI. “Il mister mi sprona sempre, mi ha fatto fare uno step mentale importante”.

CARNESECCHI. “Marco è fenomenale, glielo dico sempre”. 

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