In conferenza stampa il tecnico della Cremonese ha presentato la sfida dell’Olimpico contro i biancocelesti
Domani alle 18 la Cremonese è ospite della Lazio all’Olimpico nel match valido per la 37a giornata di Serie A. In conferenza stampa Davide Ballardini ha presentato la sfida. Ecco le sue parole:
MATCH DI DOMANI. “Fare una partita come quella contro il Bologna è brutto da vedere, sarà nostro dovere presentarci con il dovere di fare una bella partita”.
GIOVANI. “Siamo una delle poche squadre che ha fatto giocare tanti elementi nonostante un rosa non ampia. Basso Ricci e Acella hanno giocato poco è giusto che abbiano qualche minuto a disposizione”.
FUTURO. “Ho visto la dirigenza e la rivedrò anche in futuro. Fa parte del finale di stagione e per fare chiarezza sul prossimo campionato”.
CONFRONTO. “Siamo soddisfatti del lavoro fatto fino ad ora anche se in certi momenti potevamo fare molto di più. L’errore non lo sapete voi ma noi, il margine è strettissimo ed è facilissimo sbagliare. Abbiamo capito però dove abbiamo sbagliato”.
MOTIVAZIONI. “Il merito di quello fatto in questi mesi è della squadra e pure dello staff. I ragazzi hanno dimostrato tanto anche se nell’ultima partita eravamo vuoti. Domani vedremo di fare una bella partita, le motivazioni ci sono e vogliamo far vedere di tenerci alla maglia. Loro saranno motivatissimi perché ci sarà lo stadio pienissimo e la gente in festa. Sarà motivo in più per noi e poi ci confrontiamo con i campioni”.
RITARDO. “La consapevolezza di potercela giocare con tutti è arrivata piano piano più tardi di aprile grazie alla Coppa Italia”.
ESPERIENZA A CREMONA. “Ci portiamo a casa dei valori sportivamente sani. A Cremona c’è un bell’ambiente che non ha mollato fino all’ultimo. Un ambiente che è destinato a crescere con il tempo”.
STAGIONE IN CORSO. “La base è solida e sana e ci sono ambizioni. Sono tre aspetti fondamentali per un allenatore nel cominciare un progetto. Poi ti devi confrontare con ogni elemento della dirigenza di una società e parlare di giocatori, schemi, mercato…”.