Il doppio ex: “Tre settimane fa il pronostico sarebbe stato scontato, ora si è ribaltato tutto”
Udinese–Cremonese in programma domenica pomeriggio sarà una sfida speciale per Gianfranco Cinello visto che il suo cuore sarà diviso a metà perchè, da una parte, ci sono i bianconeri che lo hanno lanciato a 18 anni in Serie A e dall’altra parte i grigiorossi con cui è rimasto fortemente legato nonostante abbia trascorso all’ombra dello Zini solo un anno e mezzo: “La società ha fatto un lavoro straordinario: la famiglia Pozzo ha dato una struttura importante alla società, ha acquistato lo stadio, ha costruito un centro sportivo di proprietà e ha lavorato sul mercato estero con uno scouting minuzioso, riuscendo a coniugare risultati e bilanci sani. La partenza è stata bellissima e Sottil guida una delle squadre più forti degli ultimi anni, purtroppo troppe problematiche legate ad infortuni e assenze prolungate hanno inciso sulle prestazioni. Quando ho lasciato la Cremonese ho pianto. Quella squadra aveva vinto un campionato ma soprattutto aveva un grande gruppo. Mia moglie ancora oggi ripete che non dovevamo lasciare Cremona e aveva ragione lei, ma il calcio non ha una logica”.
Udinese-Cremonese, parla il doppio ex Gianfranco Cinello
“La gara di domenica? Se si fosse giocato tre settimane fa, questa gara sarebbe stata tranquillissima, con l’Udinese in una posizione di classifica serena e la Cremonese praticamente spacciata – ha detto Cinello a La Provincia -. Invece lo scenario è cambiato parecchio: la Cremonese con due vittorie consecutive ha rilanciato le sue possibilità di risalita, mentre l’Udinese ha perso due gare per 3-0 e ha pareggiato con il Monza, risultati che a Udine hanno generato un brutto clima. Domenica mi aspetto una Cremonese che ha tanta fame e fiducia di potere fare bene contro un’Udinese che ha bisogno di riscattarsi e cambiare registro. Premesse per un match intenso perché le motivazioni sono molto cambiate“.