
L’attuale tecnico dell’Under 15 della Ternana, doppio ex dell’incontro di sabato, ha parlato ai nostri microfoni in vista del match
Cresciuto nelle giovanili della Cremonese, Marco Schenardi è uno dei doppio ex del match in programma sabato contro il Brescia, squadra in cui militò dal ’91 al ’95 maturando quella da lui stesso definita come la prima “vera” esperienza tra i professionisti.
Raggiunto dai nostri microfoni in occasione della gara, l’attuale tecnico della Ternana Under 15 ha fatto un tuffo nel passato, parlando poi anche di argomenti decisamente più attuali.
Di seguito, dunque, la nostra intervista esclusiva all’ex ala grigiorossa.
Partiamo dalla Cremonese: cosa ha significato la trafila nelle giovanili grigiorosse?
«Cremona per me ha rappresentato la prima volta fuori di casa, inoltre erano gli anni di Vialli, Chiorri e di un calcio che non c’è più. Non posso che avere ottimi ricordi di quell’esperienza, durante la quale riuscii anche a esordire in prima squadra durante una partita di Coppa Italia».
Al Brescia, invece, un pezzo importante di carriera…
«Dopo le diciotto presenze con il Bologna arrivai al Brescia, e quella fu la mia prima “vera” esperienza da professionista: giocai quattro anni disputando due campionati di Serie B, entrambi conclusisi con la promozione, e due campionati di Serie A. Anche quelli sono ricordi molto forti ricordi, legati anche a un presidente importante come Corioni. C’è forse un po’ di rammarico per come me ne andai: quando si tratta di interessi economici ognuno fa la propria partita, ma forse io e la società avremmo potuto congedarci in un altro modo…».
Sta seguendo il campionato di Serie B? Come lo valuta?
«Quest’anno lo sto seguendo molto, anche perché oltre a Cremonese e Brescia ci sono altre due mie ex squadre, ossia la Reggiana e il Vicenza. Più che altro però seguo i risultati, perché faccio fatica a vedere le partite senza pubblico. In generale credo comunque che sia un campionato molto avvincente e strano, in quanto ancora non sembrano essersi delineati i valori delle squadre. Come detto, credo che questo derivi anche dalle porte chiuse, un elemento che ha favorito alcuni penalizzando altri».
Due parole sulla stagione di Cremonese e Brescia?
«Ho visto qualche partita della Cremonese e credo che nonostante la classifica sia una buona squadra. A deludermi di più tra le due è però stato il Brescia, una squadra che negli ultimi anni ci aveva abituati alla Serie A o al massimo ai vertici della Serie B».
Chiudiamo con lei: cosa fa oggi Marco Schenardi?
«Da un po’ di tempo alleno l’Under 15 della Ternana, e mi dispiace che questi ragazzi si possano solo allenare: spero che si possa tornare al più presto a giocare, perché, in un momento come questo, lo sport rappresenta l’unica valvola di sfogo».
