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Mattia Marchesetti: “La Cremonese è stata la mia vera Serie A”

L’ex grigiorosso, ora opinionista, commenta la prima parte della stagione grigiorossa e ci racconta la sua esperienza all’Ombra del Torrazzo

La carriera di Mattia Marchesetti comincia proprio con la Cremonese che lo preleva all’età di 10 anni. Di ruolo centrocampista, il ragazzo di Crema fa tutta la trafila delle giovanili a Cremona per poi esordire con la prima squadra nel 2001. Rimane in grigiorosso fino al 2004 quando approda in Serie A con il Chievo Verona. Marchesetti torna a Cremona nella stagione 2005/06 per poi trasferirsi alla Sampdoria dove gioca 8 partite prima di tornare al Chievo.

Finita l’esperienza a Verona ecco il lungo pellegrinaggio in giro per l’Italia con le maglie di Triestina, Vicenza, Mantova, Alessandria, Pizzighettone, Sant’Angelo Lodigiano, Olginatese e infine nelle categorie minori con Gozzano e Crema 1908 le esperienze più importanti. Ecco le sue parole in esclusiva.

Cosa ne pensi della prima parte di stagione della Cremonese?
“È stata una prima parte di stagione molto difficile, piena di ostacoli per la Cremo. Chi ci ha rimesso è stato Bisoli anche se non ha tutte le colpe. Il tecnico bolognese ci ha provato, lo scorso anno ha conquistato la salvezza mentre quest’anno ha tentato di fare qualcosa di più senza riuscirci. È stato cambiato per dare una scossa alla squadra. Al suo posto è arrivato Pecchia che ha cominciato bene, speriamo continui così”.

Cosa è mancato a quella Cremonese?
“Secondo me è mancata e manca tutt’ora una punta che faccia 20 gol a stagione. A me piace Ciofani ma vedo che non riesce segnare con continuità. Quando era a Frosinone faceva reparto da solo, lottava su ogni pallone, la metteva sempre, un vero bomber insomma. Non ho capito perché alla Cremonese stia facendo così fatica. Sono contento che contro il Pescara abbia segnato, spero che con il mister nuovo si sblocchi definitivamente e regali gioie a tutta Cremona. Non solo lui, però, ha avuto problemi a mettersi in mostra in questa prima parte di stagione. Ceravolo me lo ricordo diversamente, Strizzolo si è sbloccato e spero continui a segnare, Celar è più un esterno e non credo faccia 20 gol. Spero arrivi una punta forte oppure che Ciofani torni a fare il bomber”.

Cosa ne pensi dell’arrivo di Pecchia? E di Bartolomei e Carnesecchi?
Bartolomei è un grandissimo giocatore, l’ex Spezia è un leader e si è visto anche nella prima in grigiorosso. Per quanto riguarda Carnesecchi, un portiere in più serviva e lui non è male: Pecchia punterà molto su di lui”.

Con Braida si farà un buon mercato?
“Penso di si. Braida è un buon acquisto per la Cremonese con l’esperienza che ha (ex Milan e Barcellona).  Ho sentito di Moncini del Benevento e di Pato in grigiorosso visti i buoni rapporti con l’ex dirigente rossonero ma per quest’ultimo la vedo molto dura, è più fantacalcio che realtà. Anche se un giocatore così servirebbe molto”

Come pensi sarà la seconda parte di stagione?
“Sono molto positivo, secondo me la Cremonese farà un grande girone di ritorno con Pecchia sulla panchina. Domenica i grigiorossi hanno vinto contro il Pescara e ora hanno due test importanti: Spal e poi Cittadella”.

Passando a te, che ricordi hai dell’esperienza a Cremona? Il rapporto con la città e il tifo
“Per me Cremonese è stata la mia vera Serie A, ho il cuore legato a Cremona nonostante le belle esperienze con Sampdoria e Chievo Verona nel massimo campionato italiano. A dieci anni la società grigiorossa e la città del Torrazzo mi hanno accolto a braccia aperte. Con la Cremo ho vinto il campionato Serie C2 andando in C1. I tifosi cremonesi sono molto contenti quando mi vedono o sentono parlare di me. Quando partecipo alle feste della squadra la gente mi riconosce, fatto che mi fa molto piacere. Spero un giorno di entrare nel settore giovanile grigiorosso, è uno dei miei sogni. La mia idea è quella di trasmettere la passione per la Cremonese ai giovani. Una cosa che manca ora alla Cremo è proprio un gruppo di giovani che dà tutto per la maglia grigiorossa, giocatori che in futuro diventeranno delle bandiere. In rosa qualche giovane interessante c’è, vedi Ghisolfi, Nardi e Zaccagno. Il primo è molto bravo, ha talento e spero di vederlo giocare di più con Pecchia

La redazione di Calciocremonese ringrazia Mattia Marchesetti per la disponibilità.

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