Riparte il campionato di Serie B dopo la sosta. Domani, la Cremonese di Giovanni Stroppa ospita il Cosenza di Fabio Caserta, fischio d’inizio alle ore 16:15. In conferenza stampa, il tecnico grigiorosso ha presentato la sfida contro la formazione calabrese.
Le parole di Stroppa
COS’È CAMBIATO RISPETTO AL MATCH DI ANDATA. “In questo periodo la squadra è cresciuta molto nel modo di stare in campo, in tutte le componenti. Spesso si dice che il girone di ritorno è un altro campionato, e in effetti sarà così: non solo per i cambiamenti che può portare il calciomercato, ma anche l’attenzione generale che aumenta di gara in gara”.
SULL’ARRIVO DI FALLETTI E GLI INDISPONIBILI PER DOMANI. “Sì, siamo molto contenti dell’arrivo di César che va ad ampliare l’organico e mi auguro faccia fare un salto di qualità al gruppo. Domani saremo gli stessi della partita di Coppa Italia contro la Roma, quindi siamo praticamente al completo, non ci sono defezioni dell’ultima ora a parte l’infortunio di Tuia”.
COSA LO PREOCCUPA DI PIÙ DEL COSENZA. “Devo dire che il Cosenza è una squadra difficile da affrontare, molto verticale e con qualità sulle palle inattive, ma anche negli attaccanti. Parliamo di una squadra temibile individualmente e che ha idee, considero Caserta un allenatore importante per questa categoria. Vero che stanno attraversando un momento complicato, ma dopo la sosta si ricomincia da capo e avranno avuto tempo di lavorare con serenità. Il match di domani sarà un’incognita”.
QUANTO INCIDE IL CALCIOMERCATO SULLA SQUADRA. “Rispondo con una considerazione, che può suonare banale ma in realtà è fondamentale: bisogna essere bravi a trovare gli uomini giusti. Non parlo di ruoli o eventuali situazioni da risolvere ma di questa componente umana, essenziale nel riuscire a migliorare ulteriormente lo spogliatoio. Poi è chiaro che centrano tutte le componenti, da quelle tecniche a quelle mentali. Ma non si possono sbagliare gli uomini da mettere in campo”.
LA SQUADRA CHE LO HA COLPITO DI PIÙ E DI MENO NEL GIRONE DI ANDATA. “Sinceramente mi aspetto di più dalla Cremonese. Ovviamente sono orgoglioso di allenare questa squadra e del percorso fatto fino ad oggi, ma per arrivare fino alla fine ed essere ancora più competitivi ci manca quel qualcosa in più. Non voglio e non posso citare solo un’altra squadra, ma chi sta in alto ha tante possibilità quante noi per essere tra le migliori. Guardo in casa mia e dico che a noi manca quel qualcosina per fare il salto di qualità e le gare del girone di ritorno possono essere determinanti per darci una spinta in più. In ogni caso daremo tutto fino in fondo, cercando di fare un pizzico in più rispetto a quanto di buono mostrato fino a questo momento”.
SUL RIGORE CONTRO LA ROMA. “Dico solamente che, a parti invertite, se non l’avessero fischiato a mio favore mi sarei arrabbiato. Potevamo gestire diversamente quella determinata situazione”.
SULLA PARTITA CONTRO I GIALLOROSSI. “La partita contro la Roma ci ha fatto bene perché ha evidenziato limiti, difetti, pregi e qualità di questa squadra. Abbiamo portato a casa qualcosa da quella bellissima esperienza, mi sarebbe piaciuto andare avanti per confrontarci con realtà di categorie superiore e mettere nuovamente sul tavolo i nostri pregi e difetti. Però è andata così e la prendiamo come rodaggio derivante da una gara vera”.
SULL’IMPIEGO DI ZANIMACCHIA E TSADJOUT. “A Roma un po’ per vederlo in quella posizione e un po’ per esigenze ho deciso di provare Zanimacchia mezzala. Tecnicamente ha sbagliato tanto e deve migliorare, ma ha avuto un buon impatto sulla squadra e sulla gara in generale. Tsadjout è stato lontano dai campi per parecchio tempo, ma si sta ritrovando e lo considero una risorsa sia dal primo minuto che a partita in corso”.
COME INSERIRE FALLETTI. ““Per me le mezzali sono trequartisti, quindi penso lo schiererò in quella posizione oppure dietro la punta. Falletti ha le qualità per poter svolgere bene quel ruolo e sono sicuro che con uno spartito preciso possa andare ancora più forte e aiutare molto la Cremonese”.
SU CASTAGNETTI E UN POSSIBILE SUO VICE. “Castagnetti è cresciuto tantissimo, non pensavo arrivasse a questi livelli di quantità e qualità ed è un leader della squadra, guai se non l’avessimo. In quel ruolo ci sono Majer, Abrego e poi non so chi in futuro potrebbe lavorare in quella parte del campo. Ma devo dire che i cambi, in questo specifico momento, stanno dando meno rispetto a quanto ci si poteva aspettare all’inizio. Per fare qualcosa in più bisogna migliorare, ma anche essere più incisivi con chi subentra, che deve fare la differenza”.