Le parole dell’attaccante grigiorosso in conferenza stampa
In conferenza stampa Massimo Coda ha parlato del suo momento, del ritorno alla Cremonese e dei grigiorossi. Ecco le sue parole:
RITORNO. “Cremona mi è rimasta nel cuore, dà lì mi sono fatto conoscere ed è stata una rampa di lancio. Quando ho avuto la possibilità di ritornarci, ho accettato subito”.
CREMONESE. “Ho trovato un ambiente fantastico, un centro sportivo che fa la differenza. La proprietà è la stessa e ci sono tutti i presupposti per fare bene. Questa estate ho valutato la rosa e ho deciso che questa sia la migliore opzione per me. Avevo altre offerte ma ho visto qui giocatori forti, se messi nelle buone condizioni, che mi possono aiutare”.
GRUPPO. “La presenza di giocatori con personalità forti mi ha aiutato a fare bene e segnare tre giorni dopo il mio arrivo. L’allenamento è il momento fondamentale per ogni squadra perché ci si conosce bene e si fa crescere l’affiatamento”.
CREMONA. “Ho trovato la città uguale a quando giocavo alla Cremonese. L’affetto della sua gente è sta crescendo tanto, lo vedo dai tanti tifosi che vengono a vederci. Rispetto all’epoca loro sono molti di più”.
RIVALSA. “Negli ultimi anni ho vinto dei campionati, mi piace farlo. Tanti dicono che rinuncio alla A per la B ma ho altri stimoli in cadetteria rispetto al massimo campionato italiano. Preferisco scendere di categoria in ambienti che mi danno fiducia e mettermi in mostra. Spero in un percorso vincente anche quest’anno. È difficile ma non impossibile”.
RECORD DI GOL. “Non dò molto peso a quello che faccio, cerco solo di fare bene e lavorare per raggiungere gli obiettivi. Quando le cose vanno bene poi è facile fare gol. Il record di gol in categoria? Vedremo le reti andranno a pari passo con quello che vogliamo fare in campionato”.
VAZQUEZ-OKEREKE. “Franco gioca molto cercando il pallone e l’occasione giusta per fare male. Io, invece, cerco soluzioni per fare salire la squadra. Okereke? Con lui siamo in due ad attaccare tanto e i difensori devono stare molto concentrati e attenti per non farsi superare. Sono due modi di giocare diversi, bisogna avere tante soluzioni ma è il mister a decidere la formazione”.
BALLARDINI-STROPPA. “Non ho lavorato molto con Ballardini e dunque non l’ho conosciuto bene. Stroppa ha cercato di darci un’identità molto forte fin dal primo giorno in cui è arrivato. Vuole un gioco in cui possesso e recupero palla siano fondamentali. Ci metti un po’, però, ad assimilare queste idee”.
SERIE B. “In questi anni sono veramente tante le squadre che lottano per la promozione in A. Molte di queste spendono molto. Il campionato è molto difficile e lo si è visto anche lo scorso anno quando c’erano delle squadre che puntavano ai playoff e poi sono retrocesse”.