La Cremonese ha realizzato nove reti subendone altrettante, segnale che la difesa è da rinforzare
Sono passate tre giornate da quando Giovanni Stroppa è al timone della Cremonese e fino a ora sono arrivati un pareggio, una vittoria e una sconfitta. Questo lasso di tempo è troppo breve per giudicare l’operato dell’ex tecnico del Monza ma è obiettivo che il percorso sia similia a quello del suo predecessore Davide Ballardini.
Cremonese: difesa sotto accusa
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, dopo otto giornate la Cremonese è inchiodata al decimo posto, lontana dieci lunghezze dalla capolista Parma e quindi ben al di sotto delle aspettative della società, che in estate ha messo insieme una rosa competitiva per cercare di tornare subito in Serie A. Stroppa ha provato a cambiare qualcosa a livello tattico passando dal 4-2-3-1 alla difesa a tre, puntando su un centrocampo folto con i due laterali con licenza di spingere in fascia. Il problema che il tecnico lodigiano ha dovuto affrontare è legato ad un numero di difensori centrali risicato e alle caratteristiche degli uomini disponibili, fra i quali manca almeno un elemento dotato di velocità in uscita con la palla al piede. Gli infortuni hanno penalizzato ancora di più questo reparto, che sicuramente a gennaio andrà rinforzato. La squadra, che è fra le prime in B per le occasioni create, è però troppo vulnerabile in difesa. Se infatti nove sono i gol fatti (cinque dei quali solo da Coda) sono anche nove quelli subiti.