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Ballardini: “La partita di Roma non esiste più, dobbiamo fare il massimo contro il Lecce”

Il tecnico grigiorosso ha parlato in conferenza alla vigilia del match contro i salentini

Intervenuto in conferenza stampa, Davide Ballardini ha presentato il match contro il Lecce in programma domani.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del tecnico della Cremonese.

LA ROMA. «Dopo la Roma abbiamo dormito poco perché siamo arrivati tardi. In generale comunque dopo la partita si dorme poco perché si è ancora carichi di adrenalina per la prestazione. Non abbiamo avuto il tempo di gustarci una buona partita, una bella vittoria: non l’abbiamo avuto perché la testa era già proiettata alla gara successiva. Al di là del modulo sono importanti compattezza, equilibrio, essere coesi. Mercoledì sera si è vista una squadra bella, compatta, voleva giocare quando aveva la palla e voleva difendere bene. Dobbiamo continuare a fare questo. Dessers? È partito così così, poi è andato in crescendo ».

IL GRUPPO. «In questo gruppo c’è una grande disponibilità e noi siamo facilitati nel lavoro dalla generosità che c’è e anche dalla buona qualità. È la storia delle partite che abbiamo fatto a dircelo, perché hai hai disputato buone gare contro grandi squadre. Oltre alla grande disponibilità dobbiamo tenere conto della serietà di tutti. La nostra idea è quella di ricercare il gioco e per giocare ti devi aprire, smarcare, devi avere campo. Quando hai la palla, devi avere delle soluzioni di gioco e soprattutto prima di ricevere la palla ti devi far trovare messo bene in campo. È fondamentale che ognuno di noi provi a mettersi in una posizione utile a giocare. Quello che non vogliamo è che i nostri giocatori non si preparino: loro devono sempre prepararsi in campo, sia che siano vicini o lontani dalla palla. Contro l’Inter non siamo stati così bravi. Ci può stare che poi giochi sopra, con un lancio lungo, se ti pressano alto, però comunque ti devi predisporre nel modo giusto. E ti devi allenare per fare questo, per avere tante soluzioni di gioco, per avere il campo aperto, e in fase difensiva devi essere bravo, generoso, per far giocare gli avversari meno bene. Giochiamo contro una squadra molto ordinata, brava a difendere e ad attaccare. Se puoi giocare giochi, se sei chiuso puoi anche andare sopra, ma quello che non deve accadere è che ti nascondi».

COPPA E CAMPIONATO. «Sento dire che la Cremonese cambia tra campionato e Coppa: per me non cambia nulla. Magari in campionato hai una tensione diversa, ma non dev’essere così. Hai il dovere di giocartela, da squadra. Vediamo di essere sempre gli stessi, con le nostre qualità, sia in campionato che in Coppa. Ho visto diverse partite della Cremo, prima di arrivare, e la sensazione era che ci fossero giocatori interessanti. Poi ho parlato con i dirigenti, mi sono reso conto di com’è strutturata la società, queste due componenti ci hanno convinto che si poteva fare un buon lavoro qui a Cremona».

L’INFERMERA. «In vista del Lecce mancheranno Lochoshvili, Quagliata, Acella e Buonaiuto, tutti gli altri sono a disposizione. Di solito le squadre che fanno bene in coppa poi fanno molta fatica alla ripresa del campionato e noi sappiamo che abbiamo speso tante energie fisiche e mentali, ma nella situazione in cui siamo noi abbiamo il dovere di fare al meglio la partita di domani. Non abbiamo alcun alibi, la partita di Roma non esiste più».

I TIFOSI. «I nostri sono tifosi si fanno sentire e meritano delle soddisfazioni che possiamo dar loro disputando delle belle partite, con generosità, grinta, qualità. Questo è il modo per rendere onore a chi ci vuol bene».

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