
Il portiere: “Il fatto che siano tante nazionalità diverse può avere influito sul nostro rendimento”
Tra le poche note liete di questa prima parte di campionato in casa Cremonese c’è Marco Carnesecchi. L’estremo difensore è tornato in grigiorosso a fil di sirena in occasione del mercato estivo e messo in archivio l’infortunio alla spalla, si è ripreso il suo posto tra i pali: “Non so dire perchè non siamo ancore riuscito a conquistare la prima vittoria. Forse il fatto che siano tante nazionalità diverse può avere influito. Ma le partite sono fatte di episodi e spesso non sono girate a nostro favore. Il mio futuro? Ora penso solo a come salvare la Cremonese”.
Carnesecchi, portiere per caso
“Da bambino facevo il centrocampista in una squadretta vicino a Rimini, dove sono nato, ma un giorno mancava il portiere della mia squadra e mi misero in porta, visto che fuori ero tra i peggiori. Da li non sono più uscito: ora il mio sogno è vincere qualcosa con la Nazionale – ha detto alla Gazzetta dello Sport -. Il mio modello è Gigi Buffon. Me lo sono trovato di fronte la scorsa stagione in B contro il Parma. Un’emozione indescrivibile, alla fine della partita mi ha dato la sua maglia: ora è in un quadro a casa mia. Mi piacciono molto anche Alisson e Gigio Donnarumma. Dopo l’infortunio alla spalla della scorsa estate ha pensato di non tornare al top. Vedevo davanti a me tanti mesi di inattività. Però poi l’ho presa come una opportunità per crescere. Così mi sono messo sotto lavorando 8-10 ore al giorno durante la riabilitazione“.
