
Il collega, che segue da vicino le vicende dei partenopei, ha presentato la sfida contro i grigiorossi in programma domenica allo Zini
Domenica alle 18 la Cremonese ospita il Napoli nella sfida valida per la nona giornata di Serie A. In occasione del match abbiamo fatto quattro chiacchere con il collega Fabio Cirillo di siamonapoli.it. Ecco le sue parole:
Come si presenta il Napoli alla sfida contro la Cremonese?
“Il Napoli arriva sull’onda dell’entusiasmo, ancor di più dopo la magnifica serata di Amsterdam. Gli azzurri sono molto uniti, viaggiano sulla stessa strada ed è solo merito di Spalletti. Lo spogliatoio si è unito ed ha fatto di necessità virtù, trovando nuovi leader e compattezza reciproca”.
Come giudica questo inizio di campionato del Napoli?
“Eccellente, sarebbe assurda un’altra visione. C’è un clima molto positivo in tutto l’ambiente, stravolto rispetto a quello estivo dopo le partenze di lusso. La squadra gioca bene, tutti si sentono coinvolti e si vede da come entra in campo chi parte in panchina. Spalletti fa sentire tutti protagonisti, in ogni conferenza sottolinea che ha una rosa di 25 titolari e alle parole fa corrispondere i fatti. C’è tanto carattere: non ci si abbatte davanti a situazione di svantaggio e anzi si ribalta il risultato, come capitato ieri, con la Lazio o con l’Hellas ad esempio”.
I partenopei riusciranno a tenere la vetta a lungo?
“Si spera, la piazza aspetta un successo da tantissimo tempo ormai. Negli anni scorsi si sono fatti grandi cose, sfiorato titoli e imprese, questo inizio di campionato fa ben sperare”.
Che cosa ne pensa del cammino della Cremonese?
“E’ una squadra stravolta rispetto a quella che ha brillato in B l’anno scorso, tanti protagonisti della promozione non ci sono più e mister Alvini ha dovuto iniziare tutto da capo, è normale che abbia avuto difficoltà ad esprimersi. Nelle ultime quattro però sono arrivati tre pareggi, due contro squadre importati come Sassuolo e Atalanta, fa ben sperare la piazza”.
Secondo lei dove può arrivare la squadra di Alvini?
“Sono sicuro che l’obiettivo stagionale sia la salvezza, ma a mio parere tocca iniziare a pensare all’immediato futuro. Manca ancora la prima vittoria stagionale e questo è un tabù da sfatare al più presto. Saranno fondamentali gli scontri diretti con le concorrenti”.
Ha fatto bene Gaetano a ritornare al Napoli? Riuscirà a ritagliarsi un po’ di spazio?
“Gianluca è un ragazzo che sente molto la maglia azzurra, gli anni scorsi si è messo in mostra e lui, insieme a Spalletti e società, ha valutato che questo fosse l’anno giusto per provare il grande salto. A mio parere il problema di fondo è capire quale sia il suo ruolo, perché a volte la troppa duttilità risulta più un ostacolo alla crescita. In Primavera giocava da attaccante e trequartista, poi si è abbassato come mezz’ala e come vertice basso di un centrocampo a due: tutto e niente. Spalletti però ha occhio e in qualche modo riuscirà a trovare la quadra. Sicuramente rientra nelle rotazioni e saprà farsi trovare pronto”.
Quale grigiorosso teme di più?
“Okereke e Valeri hanno dimostrato di essere molto pericolosi. Senza dimenticare Ciofani e Dessers che hanno molta esperienza”
Che partita sarà?
“Il Napoli spingerà fin da subito, come sempre vorrà tenere il pallino del gioco e gestire i ritmi per poi far male appena possibile; la Cremonese sarà compatta e attenta per poi far correre Okereke in contropiede e provare a sorprendere la difesa azzurra”.
La redazione di CalcioCremonese ringrazia il collega Fabio Cirillo per la disponibilità e gli augura buon lavoro.
