
Sedicesimo appuntamento con la nostra serie di schede su ognuna delle prossime avversarie della Cremonese: i calabresi
La redazione di CalcioCremonese ha deciso di proporre quotidianamente una scheda su una delle avversarie della Cremonese nel prossimo campionato di Serie B. La sedicesima di queste è dedicata al Cosenza.
LA PROVA D’APPELLO. Stesso obiettivo di un anno fa. Salvarsi. Nell’ultima stagione, la missione è stata fallita. Il Cosenza, però, usufruisce di una seconda possibilità. Dalle parti della Sila, ringraziano il Chievo, la Covisoc e la Figc. Proprio l’esclusione dal campionato della società veneta, infatti, ha permesso il reintegro della squadra rossoblu calabrese tra i cadetti, annullando di fatto l’avvenuta retrocessione in serie C. Non resta che riprendere da dove si era interrotto. C’è da dire, però, che paradossalmente questo reintegro ha creato al Cosenza il problema di dover allestire in fretta e furia la nuova squadra per la serie B. Proprio per l’incertezza sul campionato da dover disputare, a Cosenza hanno aspettato a cominciare la campagna acquisti, non hanno fatto il ritiro estivo e hanno annunciato il nuovo allenatore solo in agosto. E’ corsa contro il tempo, per la società del presidente Eugenio Guarascio, che sta facendo i salti mortali per arrivare alla prima di campionato almeno con una prima identità di squadra.
L’ALLENATORE. Come uscire dalla serie B dalla porta, per rientrarci subito dalla finestra. Estate incredibile anche per il nuovo tecnico del Cosenza, il milanese Marco Zaffaroni, tecnico che era tesserato con il Chievo, al momento dell’esclusione dal campionato di serie B della squadra veronese. E così, una volta preso il posto del Chievo stesso, il Cosenza ha ingaggiato il suo tecnico, di fatto rimasto in serie B nonostante la sua ex squadra sia stata dichiarata non iscritta al torneo. Il Cosenza è arrivata a lui dopo un periodo di attesa, visto che solo un mese prima sembrava tutto fatto con Roberto Boscaglia. Per l’allenatore lombardo, 52 anni, c’è da cominciare questa nuova avventura. I primi passi da tecnico, Zaffaroni li ha mossi nel Perugia, nel 2009-2010, come vice di Giovanni Pagliari. Poi, sono seguite le esperienze alla Folgore Caratese, alla Caronnese, al Monza e all’Abinoleffe. La stagione 2020-2021, l’ha conclusa proprio alla guida dell’Albinoleffe. Tra l’altro la sua squadra, nel primo turno di Coppa Italia della passata stagione, riuscì a battere al Liberati la Ternana, centrando praticamente un’impresa, visto quello che ha fatto poi la squadra di Cristiano Lucarelli. A fine campionato, l’addio con i lombardi e l’arrivo sulla panchina del Chievo. Dove, però, non si è praticamente mai seduto, viste le vicende che hanno portato al triste epilogo della società e della squadra. Il suo modulo tattico, il 3-4-1-2, è quello che sta cominciando ad attuare anche nel Cosenza.
GLI ACQUISTI. Un mercato sprint. Il Cosenza ha cominciato a muoversi in entrata solo dopo l’avvenuta riammissione in serie B. Una corsa contro il tempo, per la società e per il nuovo direttore sportivo Roberto Goretti, per allestire la nuova rosa. Due portieri nuovi, vale a dire Mattia Del Favero dalla Juventus e Umberto Saracco. In difesa sono arrivati Ciro Panico, Alessandro Minelli (ancora dalla Juventus), Michael Venturi (svincolato dal Carpi), più Sauli Vaisanen e l’ex rossoverde Michele Rigione svincolati dal Chievo. Per il centrocampo ecco Reda Boultam, trequartista preso dalla Salernitana. Per l’attacco, per ora, il nome nuovo è Gabriele Gori, arrivato dalla Fiorentina.
