L’attuale direttore generale dei grigiorossi intervenuto ai microfoni di Radio Rai 1 ha parlato delle sue passate ed attuali esperienze
Ariedo Braida è intervenuto ai microfoni di Radio Rai 1 e ha parlato delle sue passate esperienze al Milan e al Barcellona e di quella attuale come dirigente della Cremonese. Ecco le sue dichiarazioni riportate dal Corriere dello Sport:
MILAN. “Sacchi era un innovatore sotto diversi profili, aveva un’idea di calcio nuovo. Quel Milan voleva vincere attraverso il bel gioco e aveva grandissimi interpreti in campo che deliziavano il pubblico. L’acquisto più importante dei rossoneri fu sicuramente Van Basten che è stato un grandissimo campione, purtroppo ha smesso troppo presto di giocare, a 28 anni. Avevo giocare l’olandese contro il Tottenham in un torneo estivo, mi aveva colpito perché faceva solo cose essenziali. Il fine del calcio è il gol, lui colpì un palo, fece un gol e un assist, anche se poi si estraniava dal gioco, ma il calcio alla fin fine è l’essenza. Pensai che fosse un giocatore fantastico e che potesse essere importante per noi, così è stato. Cominciò a giocare nella seconda parte di stagione, nel 1988, dopo un infortunio alla caviglia. Grazie anche alle sue reti è iniziata una lunga cavalcata di successi”.
ESPERIENZA IN GRIGIOROSSO. “Cremonese? È una sfida con me stesso, perchè volevo confrontarmi anche con realtà che non conoscevo molto. Mi ci sono calato con l’entusiasmo e la voglia di farcela perchè il calcio è bello sempre: dal Milan, passando per il Barcellona fino alla Cremonese. Qui ho trovato ragazzi che hanno entusiasmo e voglia di fare bene, spero di dare un aiuto con la mia esperienza per far sì che questa società si risollevi. In questo momento abbiamo una classifica precaria, ma contiamo di salvarci per poi puntare a qualcosina in più”.
ALLENATORE PREFERITO. “Non ne ho uno solo anche se per certi aspetti potrebbe essere Ancelotti, per altri Capello e Sacchi e poi anche Allegri. Mi piacciono un sacco le idee di Luis Enrique”