
Il collega Giovanni Ratti, con al sua consueta ironia, racconta una squadra grigiorossa propositiva ma ancora schiava dei propri limiti
Una Cremonese bella, propositiva e che crea tanto, ma evidentemente ancora un po’ bloccata da quell’animo sciupone che da un po’ la caratterizza: è questa la squadra descritta dal collega Giovanni Ratti sull’edizione odierna de La Provincia all’indomani del k.o. contro il Venezia.
Con il suo solito taglio ironico, il giornalista del quotidiano cittadino ha infatti messo in luce la buona prestazione di una Cremo arrembante, ma vittima dei propri errori sotto porta (“a Strizzolo basterebbe stare fermo per girarla dentro da una spanna, ma Strizzolo si muove e la palla scappa come una lepre graziata dal cacciatore strabico“) e anche di un avversario cinico e in stato di grazia (“Forte quest’anno vedrebbe la porta anche bendato come il ragazzino che una volta faceva le estrazioni del Lotto“).
Il risultato finale è una sconfitta da “cappello mangiato” di fronte a un avversario che ha dato agli uomini di Pecchia una lezione di praticità, un k.o. che, pur non riportando la Cremo alla “casella di partenza”, ha rimesso in luce dei limiti che forse si credevano già superati ma che, a quanto pare, ingabbiano ancora i grigiorossi.
