Ci sono soprattutto delusione e amarezza nelle parole del collega, chiamato ad analizzare il k.o. di Reggio Calabria
“Chiuso un anno deprimente. Prenotato uno anche peggiore“: è un titolo piuttosto eloquente quello dato dal collega Giovanni Ratti al proprio articolo odierno su La Provincia.
La stessa analisi del k.o. contro la Reggina è meno “scanzonata” rispetto agli standard del giornalista di fede grigiorossa, mentre l’ironia è decisamente più tagliente. La descrizione di una squadra che scopre sempre nuovi modi per buttarsi via nonché in grado di ingigantire i già numerosi problemi e di subire black-out che a compagini “in grado di intendere e di volere” (citiamo testualmente) capitano una volta ogni eclissi totale di sole (e non quasi a ogni partita) è infatti disincantata e quasi “violenta”.
La stessa sensazione si percepisce poi nella descrizione del gol nato da “uno di quei tiri per cui di solito si viene mandati a quale paese da allenatori e compagni”.
Insomma, il tempo delle risate è finito: secondo il collega ora è il momento di guardare la classifica e ammettere che sia “lo specchio fedele della realtà” di una Cremo che “è nel mazzetto di quelle che proveranno a sopravvivere”, un obiettivo su cui però, per sua stessa ammissione, l’inguaribile ottimista Ratti non scommetterebbe nemmeno la paghetta…