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Penna in trasferta, Massimiliano Mariotti (Il resto del Carlino): “Cremonese-Ascoli match da tripla”

Il collega del quotidiano marchigiano presenta il match tra Cremonese e Ascoli

Domani la Cremonese affronterà la terza gara casalinga contro un Ascoli in crisi con l’obiettivo di continuare la serie di risultati positivi. In vista del match proviamo a capire come sono messi gli avversari attraverso le parole di Massimiliano Mariotti, giornalista de Il Resto del Carlino.

Come arriva l’Ascoli alla sfida con la Cremonese?

«Il momento che sta vivendo l’Ascoli è particolarmente delicato. Ci sono delle situazioni caotiche all’interno della società che perdurano dallo scorso campionato e che in qualche modo si stanno un po’ riflettendo sull’andamento in campo fatto registrare dalla squadra in questo inizio di stagione. Il clima è un po’ teso anche in virtù dei recenti risultati negativi che hanno visto il Picchio scivolare fino all’ultimo posto. Proprio negli ultimi giorni i tifosi avevano chiesto al patron Pulcinelli di allontanare i responsabili e a pagare è stato il ds Bifulco che invece, a mio modo di vedere, insieme all’ex tecnico Dionigi era stato uno dei principali protagonisti dell’ultima miracolosa salvezza».

Quali sono i punti forti dell’Ascoli? E i punti deboli?

«In questo momento sicuramente per l’Ascoli un punto di forza è rappresentato dal fatto di avere alla guida della squadra un tecnico come Delio Rossi che saprà ridare forza e autostima allo spogliatoio. Parlando invece di punti di debolezza mi soffermerei sull’assenza di alcuni tasselli importanti all’interno dello scacchiere e sulla mancanza di concentrazione che a volte viene meno in alcuni frangenti importanti della partita. Davanti si fa davvero tanta fatica a buttarla dentro. Oltre al preoccupante aspetto atletico della squadra che ogni volta finisce la benzina e crolla inspiegabilmente nell’ultima parte della partita. A ciò aggiungerei un fattore importante come l’assenza dei tifosi al Del Duca che sta pesando parecchio. Purtroppo a causa del momento delicato che stiamo tutti vivendo per via della pandemia, credo che l’Ascoli sia stato uno dei club più penalizzati dalla chiusura degli stadi. Con la presenza dei sostenitori bianconeri di certo si sarebbe potuto portare a casa qualche punto in più, soprattutto nelle gare in casa dove il pubblico ascolano ha sempre fatto la differenza nei momenti delicati».

Cosa ne pensa dell’avvento di Delio Rossi sulla panchina del Picchio?

«Credo che sia il profilo migliore che potesse essere scelto dopo l’esonero di Bertotto. Con l’ex difensore dell’Udinese il club aveva sbagliato clamorosamente ancora una volta la scelta della guida tecnica. Il 2020 tra l’altro in termini di allenatori ha visto l’Ascoli diventare un porto di mare con i tanti avvicendamenti operati. Adesso con l’arrivo di un profilo importante come quello di Rossi credo che si possa piano piano iniziare un’opera di risalita. Chiaramente ci vorrà un po’ di tempo, anche se il tempo non c’è dato che a dicembre si stanno disputando tante gare ravvicinate, e dovranno arrivare dei rinforzi importanti soprattutto in attacco. Nel frattempo il tecnico sta già operando dei cambi per quanto riguarda l’assetto tattico e alcuni meccanismi di gioco. Ma c’è ancora da lavorare».

Passando alla Cremonese. Cosa ne pensa dei grigiorossi?

«Penso che anche la Cremonese, così come l’Ascoli, non sia una squadra che dovrebbe essere coinvolta nella lotta per non retrocedere. Anche lì probabilmente sono stati fatti degli errori, ma comunque ai tecnici chiamati a guidare la squadra è stato sempre messo a disposizione un organico importante. Si sono avvicendati anche allenatori di un certo livello come Mandorlini, Rastelli e Baroni. Forse a livello di motivazioni e di cattiveria agonistica è mancato quell’ultimo passo per fare lo scatto decisivo verso la parte alta della classifica. Comunque la serie B si conferma sempre un campionato davvero imprevedibile dove con qualche vittoria di fila la classifica può cambiare di netto».

Quale giocatore della Cremonese teme di più?

«In realtà credo che la vera forza della Cremonese sia l’organico. Come detto parliamo di una rosa di nomi che di certo non dovrebbe assolutamente stare nei bassifondi della classifica. Per citarne soltanto qualcuno farei i nomi di Castagnetti, Gustafson e Valzania, tre dei migliori centrocampisti del torneo. Dietro ci sono difensori importanti ed esperti come Bianchetti e Terranova, mentre in attacco non possiamo dimenticare alcuni bomber di razza come Ciofani, Strizzolo e Ceravolo. Qualcuno di questi sta facendo un po’ di fatica, ma sulla carta il potenziale della squadra di Bisoli potrebbe consentire di puntare ai playoff».

Secondo lei come finirà la partita?

«Il confronto vedrà in campo da un lato la Cremonese, una squadra in ripresa dopo gli ultimi tre risultati positivi conquistati, e dall’altro l’Ascoli che invece ha disperato bisogno di portare a casa punti per sbloccarsi da una situazione di classifica drammatica. Da queste premesse dovrebbe nascerà una gara vivace e piacevole dove entrambe le formazioni in campo cercheranno di portare a casa l’intera posta in palio. La sensazione è che sarà un match da tripla».

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