Sulle colonne del quotidiano cremonese il collega Giovanni Ratti commenta la partita con il Brescia
“La Cremo azzanna due volte ma anche il Brescia morde” si intitola l’editoriale (presente sull’edizione cremonese de La Provincia) con cui il collega Giovanni Ratti ha deciso di raccontare il recupero della quinta giornata di Serie B giocato ieri tra la Cremonese e il Brescia
Il match è terminato con il punteggio di 2 a 2 con le due squadre che hanno combattuto fino all’ultimo sotto il diluvio dello Zini. La Cremo, abituata alle condizioni di campo pesante dopo il match con l’Entella, ha affrontato un Brescia in piena crisi ma che non si è dato per vinto.
CONFRONTO. “Bisoli ha fatto in tempo a ricaricare la molla del suo giocattolo che ogni tanto si è inceppato ma poi si è messo a rigiocare fino in fondo. Gastaldello con quello che li rimaneva ha messo insieme un mosaico cementato di orgoglio colpito e non affondato” scrive Ratti.
La partita ha visto la Cremonese portarsi in vantaggio due volte per poi essere raggiunta dal Brescia con le due squadre che hanno finito per sovrapporsi e l’equilibrio ha regnato sovrano fino alla fine regalando uno spettacolare derby.
ARBITRO. “Il direttore di gara è stato ripreso dal guardalinee per aver concesso il rigore su fallo commesso un metro e mezzo fuori dall’area, alla fine ha concesso la punizione. Altro episodio che non mi è piaciuto: l’arbitro ha rischiato di trasformare la gelida manina di Torregrossa nella famosa mano de Dios”.
CREMONESE. “Il due a due è un risultato onesto ma chi su un campo del genere si trova avanti due volte poi gli verrà da chiedersi perché non ha vinto. Dopo il bel gol di Pinato non si può subire un gol elementare come quello su punizione di Torregrossa”: praticamente si tratta di due punti persi e non un punto guadagnato.
CONCLUSIONE “Ci sono ancore alcune cose che non vanno e che se non vengono corrette continueranno a rendere meno produttive del dovuto anche delle prestazioni di stoffa come quelle di oggi”.