Gustavo Abel Dezotti, ex giocatore della Cremonese e della nazionale argentina, ricorda l’amico Diego Armando Maradona
I destini di Dezotti e di Maradona si incontrano e scontrano in diverse occasioni tra squadre di club e nazionale. L’Italia e la maglia albiceleste dell’Argentina il filo comune: con la nazionale danno filo da torcere a tutti nel mondiale italiano negli anni ’90 mentre si scontrano in 4 occasioni con le casacche di Cremonese (Dezotti) e Napoli (Maradona).
“El Galgo” ha indossato la maglia grigiorossa per 5 stagioni alzando quel trofeo che a Cremona è diventato un’icona, una reliquia ovvero il trofeo Anglo-italiano conquistato dalla Cremonese a Wembley nel 1993 (3-1 contro il Derby County). In totale Dezotti ha collezionato con i grigiorossi ben 154 partite e 51 reti diventando lo straniero ad aver segnato più gol nella storia del club della città del Torrone.
L’amicizia con Diego Armando Maradona era molto forte. El Galgo spiega ai siti sportivi cremonesi, la Provincia e Cremona Oggi: ” a fine partita ci fermavamo a fare due chiacchere. Purtroppo non sono riuscito a farli visitare Cremona ma parlava molto bene del manto erboso dello Zini. Non si parlava molto di calcio ma delle nostre famiglie, quando si rientrava in Argentina, cose tra amici”
Uno dei 4 incroci tra Cremonese e Napoli fu deciso proprio dai due amici. Era la stagione 1989/90 e il match finì 1-1 con reti di Dezotti e Maradona. Prima della partita El Galgo suggerì, con ironia, al Pibe De Oro di rimanere un po’ di più in Argentina dove era impegnato per diversi motivi.
Dezotti e Maradona si incontrarono non solo da giocatori ma anche da in altri ambiti “Quando il Pibe de Oro allenò la nazionale eravamo tutti contenti” disse in un’intervista El Galgo. Prosegue: “L’ho incontrato a Buenos Aires e sono stato contento quando lo scorso anno ha preso in mano il Gimnasia y Esgrima di La Plata perchè abbiamo potuto renderli omaggio come noi con il Newell’s Old Boy” .
Dezotti ha ricorda le ultime settimane prima della scomparsa avvenuta ieri, a 60 anni per arresto cardiorespiratorio. “Non ci aspettavamo la sua morte ma dopo l’operazione non è stata una sorpresa. E’ una perdita importante soprattutto per noi amici. Non c’è un compagno che non parli bene di Diego, era uno che ti faceva stare bene e non ti faceva pesare il suo talento e la sua grandezza. Metteva tutti alla pari e ti faceva sentire importante”
Per quanto riguarda la Cremonese, Dezotti non ha dimenticato la sua esperienza a Cremona e dall’Argentina, dove è tornato a vivere con la famiglia, continua a seguire i grigiorossi con la speranza di rivederli in Serie A.