Qui Venezia, Vanoli: “Non c’è una squadra avvantaggiata. Domani dobbiamo essere perfetti”

In conferenza stampa, l'allenatore del Venezia ha presentato la sfida contro la Cremonese, valida per il ritorno della finale playoff

“Non c’è una squadra avvantaggiata”. Così il tecnico della Venezia Paolo Vanoli ha esordito nella conferenza stampa alla vigilia della finale di ritorno contro la Cremonese…

Le parole di Vanoli. 

“Penso che non ci sia una squadra avvantaggiata visto il risultato dell’andata, ci sarà sicuramente un po’ più di tatticismo in questa partita di ritorno. Domani dobbiamo essere perfetti e controllare tutto quello che è nelle nostre mani, dirò ai miei ragazzi di fare una grande prestazione come nel corso di tutto il campionato. Dovremo esprimere il nostro bel calcio, spinti dal nostro pubblico, senza pensare al risultato. I miei calciatori  sono stati eccezionali, lo sforzo mentale è stato notevole perché giocare una finale con tanti diffidati non è stato facile in vista del ritorno e dimostra una grande maturità. Quando si giunge a questo punto della stagione, vuol dire che le due squadre migliori sono arrivate in fondo. In gare come questa la differenza la può fare anche il singolo, alla fine ci sarà un vincente e un perdente, ma io guardo sempre avanti, ho detto ai ragazzi che devono essere orgogliosi di quanto fatto ma senza accontentarsi mai. Arrivati a questo punto non penso ci siano sorprese a livello tattico, ogni allenatore ha la sua idea di gioco ben chiara. Chiaramente nel corso della gara più si andrà avanti e la situazione tattica potrebbe cambiare in base all’andamento e lì bisogna essere bravi a capire cosa succede.
Loro hanno la fortuna di avere una rosa forte, completa e di esperienza, ma noi abbiamo sempre dimostrato di non essere inferiori a nessuno, anche quando abbiamo incontrato formazioni molto forti. La bellezza di come abbiamo lavorato in questo anno e mezzo è aver creato un gruppo vero, vedere Marco Modolo che dà consigli ai suoi compagni di reparto ad esempio è molto bello. Questa è una finale su due partite, quindi c’è anche l’atmosfera dello stadio che cambia molto le cose. Quando vai a giocare in trasferta c’è il pubblico avversario che spinge la propria squadra e le consente di tirare fuori quel qualcosa in più e la bravura dei ragazzi è stata quella di saper gestire quei momenti. In casa nostra la situazione si ribalta, sono convinto che i nostri tifosi ci spingeranno e intimoriranno gli avversari come normale che sia. Gli aspetti psicologici sono importanti, domani nessuna pre-tattica, come ho detto anche nelle partite precedenti dei Playoff bisogna raccogliere le cose positive e negative che abbiamo passato durante tutta la stagione, farne tesoro e mettere in campo le nostre qualità. La mia squadra deve essere come un’orchestra, tutti devono suonare lo stesso spartito, ognuno con i suoi strumenti e con le sue qualità”.

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