Alla vigilia di Cremonese-Cittadella, valida per la 31^ giornata di Serie B, l’allenatore grigiorosso Giovanni Stroppa ha presentato in conferenza stampa la sfida contro la formazione veneta…
Le sue parole.
LA SQUADRA È RIUSCITA A MANTENERE IL GIUSTO SPIRITO E ATTEGGIAMENTO DOPO LE DUE GRANDI VITTORIE CONTRO CATANZARO E PALERMO? “Sì, la squdra si è allenata nel modo giusto. Peccato per il rientro tardivo dei nazionali, soprattutto Pickel che è rientrato solamente ieri. Il gruppo sta bene, è mentalizzato e si allena sempre con grande intensità”.
A PALERMO I CAMBI SONO STATI DECISIVI…“Tante volte nelle pagelle leggo i meriti all’allenatore per i cambi fatti, invece io li voglio dare ai ragazzi per la loro mentalità. Anche per me diventa più facile scegliere giocatori che vogliono imporsi nella partita e fare la differenza. C’è un grande coinvolgimento anche da parte di chi non entra. Tutti sono dentro e in questo momento è fondamentale”.
IL CITTADELLA IN TRASFERTA FA MOLTO BENE…“Dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse un playoff o una finale, con il giusto atteggiamento e seguendo precise caratteristiche di gioco. Il Cittadella rimane la squadra combattiva di sempre: nonostante abbia cambiato approccio, continua a essere aggressiva, verticale e determinata nei duelli sui palloni contesi. Sarà una gara complessa, da interpretare nel modo corretto”.
L’ENTUSIASMO POST PALERMO È RIMASTO INALTERATO NONOSTANTE LA SOSTA PER LE NAZIONALI? “Penso che non faccia molta differenza: se avessimo giocato subito, l’entusiasmo ci avrebbe aiutato a mantenere lo slancio. Tuttavia, come ho appena detto, la squadra si è allenata molto bene. Domani vedremo, i segnali sono positivi e spero che riusciremo a dare continuità, mantenendo l’approccio mostrato nelle ultime partite”.
ANTOV E PICKEL RISCHIANO DI NON PARTIRE DAL PRIMO MINUTO? “Sto ancora valutando la situazione di Pickel, mentre per Antov penso che i tre difensori stiano vivendo un ottimo momento, sono in buona forma e non voglio cambiare solo per il gusto di farlo. Il vero dubbio riguarda Charles”.
A CHE PUNTO SONO GELLI E VALOTI. “Stanno crescendo. Gelli è arrivato infortunato, ha dovuto acquisire familiarità con la squadra e adesso ha raggiunto un ottimo livello. Valoti si stava riprendendo bene, ha dato il suo contributo entrando a partita in corso, ma l’influenza lo ha debilitato e ora sta recuperando la condizione. I nuovi acquisti hanno aggiunto qualità e, oltre all’aspetto tecnico, hanno garantito un apporto numerico significativo”.
VUOLE PROSEGUIRE CON LA VERTICALITÀ CHE PUÒ OFFRIRE UN CALCIATORE COME JOHNSEN? “Non si tratta solo di questo, ma anche di rispettare i tempi di gioco in base alla nostra strategia e all’avversario. La squadra può attaccare in verticale, ma anche gestire il possesso per muovere l’avversario. L’aspetto fondamentale è eseguire le giocate nel modo corretto, mantenere il controllo del campo senza forzare le azioni e sfruttare gli spazi disponibili”.
IL 27 MARZO SI SONO CELEBRATI I 32 ANNI DALLA VITTORIA DEL TROFEO ANGLO-ITALIANO, MENTRE A PALERMO È ARRIVATA LA PRIMA VITTORIA DOPO OLTRE 80 ANNI. LE PIACE L’IDEA DI POTER SCRIVERE UN ALTRO CAPITOLO DELLA STORIA GRIGIOROSSA? “La storia è importante, ma ciò che conta per me è vincere il più possibile da qui alla fine. Il successo a Palermo ha un valore significativo oggi, ma come verrà ricordato tra dieci anni è impossibile dirlo. L’obiettivo principale è dare continuità alle due vittorie consecutive”.
NELLE ULTIME DUE GARE HA SCHIERATO LO STESSO UNDICI TITOLARE. TERRÀ CONTO DELL’IMPATTO DEI SUBENTRATI IN VISTA DI DOMANI? “Considero ogni aspetto, ma sono i ragazzi a dovermi dare le risposte sul campo. Le scelte dipendono anche dalla loro condizione fisica in quel momento, perché il mio obiettivo è sempre schierare la formazione migliore. Spero che da qui alla fine tutti mantengano lo stato di forma attuale. Finora ho fatto le scelte migliori e continuerò su questa strada”.
SULLA RIDUZIONE DELLA SQUALIFICA DI VAZQUEZ. “Due giornate in meno fanno piacere, dobbiamo essere bravi a tenerlo in condizione perché tornerà molto comodo in futuro”.
RECENTEMENTE, LA SQUADRA MOSTRA UNA MAGGIORE AGGRESSIVITÀ IN CAMPO. CONTRO IL CATANZARO NON HA CEDUTO NONOSTANTE IL VANTAGGIO, MENTRE A PALERMO HA CONTINUATO AD ATTACCARE FINO ALLA FINE RIMONTANDO LA PARTITA…“È importante tenere conto anche degli avversari: a Palermo, sei dei loro giocatori avevano i crampi, e questo è un dato significativo. Ottenere il risultato, evitare di subire nel finale e segnare di più sono aspetti che fanno la differenza per chi è in campo, mentre da fuori si guarda solo al risultato. La squadra è in ottima condizione sia mentale che fisica”.
IL FINALE DI STAGIONE RICORDA QUELLO DELL’ANNO SCORSO. C’È LA DETERMINAZIONE DI RECUPERARE CIÒ CHE È MANCATO? LA SQUADRA AVVERTE QUESTA RESPONSABILITÀ? “Cerco questa cosa da giugno. È essenziale avere la giusta carica, perché per me quella finale rappresentava un punto di partenza. Ci sono state delle difficoltà, ma ribadisco che la squadra è in ottime condizioni. Bisogna pensare partita dopo partita e vedere cosa succederà alla fine. Avere questa mentalità e questo spirito di gruppo è fondamentale, se non determinante.”.