Prima partita casalinga del 2025 per la Cremonese che domani pomeriggio ospita il Cosenza dell’ex Massimiliano Alvini, In conferenza stampa, l’allenatore dei grigiorossi Giovanni Stroppa ha presentato la sfida contro la formazione calabrese…
Le sue parole.
IL SUO RITORNO HA DATO UN’IMPRONTA IMPORTANTE ALLA CREMONESE CHE STA ACQUISENDO FIDUCIA CON GLI ULTIMI RISULTATI. “Sì, ma è chiaro che tutti, a partire da me, guardiamo ai risultati perché sono quelli che fanno la differenza alla fine. Ma per il lavoro che faccio con il mio staff e per quello che vogliamo fare tutti quanti, quando ci sono le prestazioni sicuramente la base è importante. Ho detto che ci voleva continuità e la stiamo trovando, anche se non abbiamo ancora fatto ancora nulla. La partita di Frosinone ci ha dato una bella spinta e consapevolezza, ma non basta perché da qui alla fine ci sono tante partite e ci attendono numerose insidie. Anche quella di domani è un’insidia, perché il Cosenza è una squadra difficile da affrontare e lo ha dimostrato nelle ultime gare. Spesso si dice che una squadra non rispetta la classifica che ha: loro sono una formazione viva, pericolosa e tignosa, per portarla a casa serve qualità e dovremo fare molto meglio rispetto a quanto visto allo Stirpe domenica scorsa”.
I TRE PUNTI ALLO ZINI MANCANO DA NOVEMBRE…“Mi dispiace che sia così, ma se penso alle partite con Sampdoria e Brescia siamo ancora qui a gridare vendetta ed è assurdo non aver portato a casa il risultato nonostante l’ambiente e le prestazioni eccellenti. Non mi allarmo in questo senso, ma sicuramente bisogna ricominciare a fare punti in casa”.
ADESSO CI SONO DUE PARTITE CONSECUTIVE IN CASA, QUANTO È IMPORTANTE AFFRONTARLE CON IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO? “Pensiamo a una partita alla volta. Domani dobbiamo affrontare il Cosenza come se fosse una finale. Non dev’essere un pensiero esasperato, ma serve la voglia di portare a casa qualsiasi episodio per vincere la partita. Ora ci concentriamo sul Cosenza, poi penseremo alla prossima gara”.
CECCHERINI, BONAZZOLI E VANDEPUTTE STANNO DIVENTANDO RIFERIMENTI IMPORTANTI PER LA SQUADRA. “Sì, i calciatori bravi sono quelli che esaltano le idee della squadra. Su di loro abbiamo puntato molto e sono contento che stiano arrivando, anche se in generale il gruppo non è ancora al 100% e in questo senso ho molti pensieri positivi, perché possiamo fare ancora meglio rispetto a quanto visto fino a oggi. Serve consolidarsi in entrambe le fasi per essere padroni del campo, vedo che i ragazzi stanno migliorando anche in termini di numeri. Ho parlato con Vandeputte della sua prestazione dicendogli che può fare di più nelle giocate semplici, mentre in quelle individuali e incisive è proprio quel giocatore lì. Bonazzoli può essere ancora più punto di riferimento, ma ci sta arrivando perché nel momento in cui lo serviamo diventa devastante nella pulizia del palleggio. Ci sono tante componenti all’interno dell’idea che possono esaltare la squadra”.
COS’È SCATTATO A VANDEPUTTE RISPETTO A INIZIO STAGIONE? “Sicuramente gli episodi. Nei mesi scorsi si parlava di fiducia e continuità, potrebbe anche essere vero, ma giocare a Cremona è diverso rispetto ad altre piazze. Non era questione di ruolo e lo sta dimostrando. Gli episodi portano fiducia e consapevolezza in un contesto, lui li sta portando dalla sua parte e si è scrollato di dosso una certa responsabilità che sentiva nei suoi confronti. Non vede l’errore come un macigno, ma come parte di un percorso”.
I GRIGIOROSSI STANNO FACENDO IL POSSIBILE PER TENERE IL RITMO DELLE PRIME TRE IN CLASSIFICA E STACCARSI DALLE INSEGUITRICI. “Noi dobbiamo essere quello. Nelle ultime 2-3 partite i ragazzi stanno pensando questo: mantenere il quarto posto cercando di dare continuità, poi vedremo cosa succederà in futuro”.
CONTRO IL FROSINONE COLLOCOLO HA GIOCATO DAL PRIMO MINUTO SULLA FASCIA, SODDISFATTO DELLA SUA PRESTAZIONE? “Di fronte ad una prestazione del genere… Già prima le cose più belle da mezzala le faceva sulla fascia. Collocolo ha capacità organiche di motore e gamba che in Serie B non ci sono. Chiaramente ci deve credere, lui ha la consapevolezza di poter giocare sulla fascia e può essere un’arma in più, oltre ad aprirgli prospettive diverse. È soltanto qualcosa in più rispetto a quello che faceva prima, ma dà anche alla squadra alternative importanti. Non significa che non possa tornare mezzala, ma quando in quella posizione si apriva per attaccare la profondità diventava devastante”.
LA SQUADRA HA PIU CONSAPEVOLEZZA E MENO PRESSIONE RISPETTO A PRIMA? “Potrei riallacciarmi a quanto detto prima. Mantenere il quarto posto, pensare a noi stessi e concentrarci su una partita alla volta, sapendo che anche se non dovesse andare bene dovremmo focalizzarci sul lavoro che stiamo facendo, che è molto positivo. Ci siamo ripresi in termini di mentalità e capacità di essere dominanti sul campo. Se andrà bene penseremo subito alla prossima partita, questo dev’essere il nostro pensiero comune”.
DOMANI LA CREMO SARA DIVERSA ANCHE DAL PUNTO DI VISTA TATTICO? “Staremmo qui a parlarne per troppo tempo: se prendiamo il periodo che va dal precampionato alla prima giornata e ciò che è mancato ci sarebbero tanti aspetti da considerare. All’andata, contro il Cosenza la prestazione non è stata all’altezza, le aspettative erano molto elevate e si è visto cos’è successo dopo quella sconfitta, sembrava avessimo già perso il campionato. Bisogna stare sereni e tranquilli, all’andata c’è stata una partita da 0-0 che abbiamo perso per un errore e che invece avremmo potuto vincere, anche se non abbiamo avuto la solita qualità nel palleggio”.
LA TERZA RETE CONTRO IL FROSINONE NASCE DA ESTERNO A ESTERNO, UNA GRANDE SODDISFAZIONE PER L’ALLENATORE. “Io dai quinti pretendo moltissimo, perché oltre a fare la fase difensiva e lavorare a tutta fascia negli ultimi metri, la loro corsa deve essere verso la porta e non verso la bandierina. Quindi se in fase di possesso uno dei due ha la palla l’altro diventa un attaccante, come in una sorta di 4-3-3. L’anno scorso Sernicola e Zanimacchia hanno fatto un lavoro straordinario creando tantissimo e forse sono mancati solo nei numeri. Mi piacerebbe vedere queste situazioni qui, ma poi ci sono azioni come l’imbucata straordinaria di Vazquez per Vandeputte sul gol di Bonazzoli. Torniamo sul discorso dell’individualità e dell’intelligenza calcistica, le quali esaltano ciò che un allenatore ha in testa. Per Collocolo, come per Vazquez, non è cambiato niente rispetto alla scorsa stagione. Adesso entrambi hanno uno score importante che invece prima era diverso. Se cominciano anche a concludere e a fare qualcosa in più poi si possono mettere a bilancio dei numeri eccezionali”.
LA CREMO HA RECUPERATO DIVERSI PUNTI SULLO SPEZIA, IL TERZO POSTO RESTA UN OBIETTIVO? ““Facciamo finta che non sia così. Pensiamo solo a una partita alla volta, facendo la conta sia al fischio finale che al termine del campionato”.