Domani sera, Cremonese e Catanzaro si affrontano per conquistare un posto nella finale dei playoff e continuare a sognare la Serie A. Dopo il pareggio dell’andata, i grigiorossi hanno a disposizione due risultati su tre, mentre gli uomini di Vivarini sono obbligati ad espugnare lo Zini. Alla vigilia di questa importantissima sfida, l’allenatore della Cremo è intervenuto in conferenza stampa.
Le parole di Stroppa.
QUAL È L’UMORE DELLA SQUADRA DOPO LA RIMONTA SUBITA NELL’ANDATA. “Sicuramente dispiace non aver portato a casa la vittoria per com’era si era messa la partita, ma conosciamo i valori delle due squadre e ripartiamo da un pareggio, tenendo conto di quello che è stato fatto. Lunedì ho detto che ci aspettava il primo tempo, adesso andiamo a disputare il secondo con tutte le buone premesse che ci possono essere”.
A COSA È DOVUTO IL CALO NEL SECONDO TEMPO? “Nella ripresa abbiamo smesso di giocare. Anche nel primo tempo, nonostante una buona fase difensiva, a fare la differenza è stata la gestione del palleggio, in cui il Catanzaro è stato bravissimo nel finale, con delle folate che ci hanno messo in difficoltà. La squadra non doveva prendere il secondo gol, abbiamo commesso un’ingenuità a centrocampo e siamo stati costretti ad indietreggiare. Potevamo fare meglio a livello di attenzione, ma a livello fisico i dati sono ottimi. Si tratta di una questione mentale e di personalità nel possesso palla”.
QUANTO CONTERÀ LA SPINTA DEL PUBBLICO? “Dopo aver fatto il 2-0 lo stadio ha applaudito il Catanzaro come a dire: la Cremonese è troppo forte, ma siete stavi bravissimi ad arrivare fin qui o almeno è la sensazione che ho avuto in quel momento. Poi l’episodio ha galvanizzato la squadra e il pubblico e c’è stata una spinta impressionante, che forse è stata determinante. Io mi aspetto questo, anche se devo dire che non c’è mai stato bisogno di fare richieste perché allo Zini si è sempre percepito il calore del pubblico. Domani, a maggior ragione, dobbiamo spingere di più tutti insieme: noi per primi e lo stadio che dovrà farsi sentire, dovrà esserci una bolgia. Non parlo solo della curva, che è sempre stata straordinaria, ma anche degli altri settori. Sicuramente questo darà una spinta in più ai ragazzi”.
IL RISULTATO DELL’ANDATA E LE AMMONIZIONI POSSONO INFLUIRE SULLA FORMAZIONE TITOLARE? “No. Quella di domani sera è una finale, non possiamo pensare a quello che succederà dopo. Dobbiamo superare questo ostacolo, lavorare al meglio e qualsiasi gestione della partita avverrà come se fosse l’ultima. Poi penseremo al resto”.
LE SUE SENSAZIONI IN QUESTI GIORNI. “Sono positive, perché la squadra si è ripresa totalmente. Dall’ultima giornata di campionato a martedì è stato un miglioramento impressionante nel quotidiano e i ragazzi l’hanno dimostrato a Catanzaro, facendo una partita di spessore. Ma è chiaro che non dobbiamo concedere certe occasioni: ci siamo confrontati e abbiamo capito dove ci sono stati i pregi e i difetti”.
SULL’UNDICI TITOLARE. “Non ci sono trucchi, oggi ho provato diverse cose e mi tengo il dubbio fino a domani. La squadra ha dimostrato di star bene e mi permette di attingere a calciatori più freschi, senza dimenticare che Ciofani e Tsadjout hanno fatto un’ottima gara, tenendo alta la squadra”.
COME STANNO I GRIGIOROSSI. “La squadra sta bene, abbiamo recuperato tutti tranne Sarr. Penso che i ragazzi possano fare lo stesso tipo di partita di martedì sera”.
QUANTO È MANCATO CIOFANI NEL CORSO DELLA STAGIONE? “Io e Daniel ci siamo confrontati a gennaio e gli ho detto che apprezzavo le sue qualità. Lui non ha mai saltato un minuto di allenamento e tutto ciò che sta facendo ora se l’è guadagnato. Mi sarebbe piaciuto averlo qualche anno fa, perché è un centravanti perfetto che sa aiutare la squadra, intelligente, applicato e completo in tutte le sfaccettature. La scelta di martedì è stata azzeccata, ma non dimentico gli altri. Ripeto: stanno tutti bene, e nel ruolo di prima punta posso sceglierne tre”.
QUALE SARÀ LA RACCOMANDAZIONE CHE DARÀ ALLA SQUADRA? “Non c’è bisogno di motivarla, queste sono partite che si preparano da sole. Ai miei ragazzi ho detto di stare attenti alle ammonizioni gratuite, alle proteste e alla dispersione inutile di energie nel contesto della partita. Bisogna essere al di sopra delle parti e farsi scivolare tutto addosso. Bisogna essere concentrati, determinati e cattivi, ovviamente nel rispetto delle regole”.
DOPO LA SOSTITUZIONE DI VAZQUEZ LA CREMONESE HA FATICATO A TENERE LA PALLA. “Vazquez l’ho sostituito perché era in affanno e ammonito, e anche altri li ho dovuti cambiare perché non ce la facevano più. Quando hai un giocatore del genere ammonito e reduce da un fallo rischioso in campo è chiaro che cerchi di preservarlo per la gara di ritorno”.