Bianchetti: “Si riparte da zero. Abbiamo ritrovato la consapevolezza di prima”

Le parole del calciatore grigiorosso in conferenza stampa

Quest’oggi, il difensore della Cremonese Matteo Bianchetti ha parlato in conferenza stampa prima della seduta di allenamento. Tanti i temi toccati dal calciatore grigiorosso…

Le sue parole. 

LA JUVE HA VINTO LA COPPA ITALIA NONOSTANTE FOSSE IN FORMA…UN’INDICAZIONE IN VISTA DEI PLAYOFF E DELLE GARE SECCHE? “Sicuramente, perché l’Atalanta veniva da un momento di euforia per le finali raggiunte, ma in partite secche conta l’esperienza e un errore può essere determinante nella dinamica della gara. La Juventus è stata brava a costruire la vittoria dopo essere andata in vantaggio presto e i bergamaschi hanno faticato a trovare la forma mostrata nelle ultime sfide. In più, quando si gioca così tanto in periodi ristretti è impensabile giocare con il solito undici, ogni elemento della rosa può rivelarsi importante e decisivo”. 

COME SI STA PREPARANDO LA CREMO. “Ai playoff si riparte da zero, con il solo vantaggio del doppio risultato in semifinale. Abbiamo fatto una mini preparazione, ora ci aspetta una settimana prima di capire chi affronteremo. C’è tanto entusiasmo, abbiamo smaltito la delusione per il mancato secondo posto e siamo molto carichi”.

BIANCHETTI HA ESPERIENZA NEI PLAYOFF…“Sicuramente noi più grandi cerchiamo di infondere tranquillità. Dobbiamo semplicemente continuare a giocare come fatto nelle ultime gare, ritrovando la spensieratezza che forse ci è mancata nel periodo di difficoltà. I playoff li devi vivere al massimo, con tutto l’ambiente: per esempio, la partita più emozionante della mia carriera è stata la finale vinta nel 2019. Conquistare un campionato è bellissimo, ma fare un percorso ai playoff in cui ti giochi tutto in cosi poche partite, e poi arrivi alla fine con tutta la piazza e la città che ti trascina è stata una bellissima esperienza, che spero di rivivere anche quest’anno”.

COME STA A LIVELLO PERSONALE. “Sto molto bene, ho avuto un calo fisico a inizio gennaio, ma piano piano mi sono ripreso. Sento la fiducia dell’allenatore e questo aiuta tanto. Mi sento anche coinvolto dai miei compagni e spero di dare una mano anche a loro nell’affrontare questi playoff”. 

COME SI LAVORA SENZA CONOSCERE L’AVVERSARIO. “Adesso ci siamo allenati su noi stessi, spingendo tanto. Prepareremo la partita sotto questo aspetto, consapevoli di avere un nostro gioco e la nostra identità, e poi lavoreremo in base all’avversario che andremo ad affrontare. Brescia e Catanzaro sono due squadre ostiche: una per il suo gioco offensivo, l’altra per l’abilità in ripartenza e la difesa molto solida”. 

LA CREMO HA LA MIGLIOR DIFESA DEL CAMPIONATO…QUANTO SARÀ IMPORTANTE MANTENERE LA SOLIDITÀ DIFENSIVA AI PLAYOFF? “Tantissimo. È un peccato che non sia servito per andare la promozione diretta, ma le ultime partite hanno dimostrato che abbiamo ritrovato la consapevolezza di prima. Le due sconfitte consecutive ci hanno impedito di lottare fino alla fine per il secondo posto, ma aver ritrovato spensieratezza ci porta ai playoff nelle migliori condizioni possibili”. 

COME GIUDICA LA STAGIONE DEI TRE PORTIERI GRIGIOROSSI. “Sono stati tutti e tre molto importanti. Non avere continuità tra i pali poteva dare qualche problema, invece si sono comportati benissimo, da Sarr a Jungdal fino a Saro. Noi abbiamo sempre avuto fiducia in loro, avere tre portieri di questo livello fa capire quali siano l’ampiezza e la forza di questa rosa”.

C’È UNA FAVORITA? “Ai playoff si azzera un po’ tutto: il Palermo non verrà da grandi risultati, ma andare a giocare davanti a 30-40mila persone in una partita secca diventa complicato e in più fino a qualche mese fa erano in piena lotta per la promozione. La Sampdoria ha giocatori forti ed è trascinata da una grande piazza, lo stesso Brescia ha dei punti di forza… La favorita può essere il Venezia che ha due risultati su tre dalla sua parte, ma ogni squadra ha grandi valori che la caratterizzano e dovremo saper sfruttare i loro punti deboli”. 

PREFERISCI GIOCARE CENTRALE O BRACCETTO NELLA DIFESA A TRE? “Sono sempre stato abituato a giocare da centrale, quindi fino a pochi mesi fa avrei risposto questo. Invece, devo ammettere che con le richieste dell’allenatore gioco in un ruolo dove mi diverto molto, copro zone del campo nuove e nelle quali sto imparando a stare con il tempo e con l’aiuto dei miei compagni”. 

 

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