Il portiere grigiorosso, raggiunto da Cronache di Spogliatoio, ha parlato anche di Nazionale
È un’intervista molto interessante quella concessa da Marco Carnesecchi ai colleghi di Cronache di Spogliatoio: il portiere grigiorosso, oltre a commentare la scelta di rimanere alla Cremonese per un’altra stagione, ha raccontato anche qualche interessante aneddoto sulla Nazionale.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA CREMONESE. «Sono restato alla Cremonese per giocare un campionato diverso, dato che sinora avevo sempre lottato per non retrocedere. Volevo confrontarmi con me stesso e vedere se fossi pronto per giocare campionati ad alto livello. Voglio essere pronto per quando sarà il momento del grande salto».
AZZURRO… PER CASO. «La Nazionale Under 17 era in ritiro a Cervia e uno dei portieri si fece male e la Federazione, invece di chiamare un ragazzo da lontano, pensò di convocare uno dei portieri del Cesena, la squadra professionistica più vicina. In quei due giorni sembrava mi fossero spuntate le ali, paravo di tutto e da quel momento mi convocarono sempre».
L1A NAZIONALE MAGGIORE. «Quando sono stato convocato da Mancini, volevo vedere tutto quello che succedeva, ero molto curioso. Uno spettacolo, quando vivi certi ambienti impari anche solo respirando l’aria di chi li compone. Sono stati tre giorni di ansia pura: se cenavamo alle 20, alle 19 ero già a fissare l’orologio per paura di fare tardi. Il primo giorno mi sono presentato al campo cinquanta minuti prima dell’allenamento, ma quando sono entrato in palestra erano già tutti lì! In quel momento ho capito il livello di professionalità e cosa significhi essere un campione».